Possiamo schematizzare i 5 sintomi della perdita d’udito, in quanto sintomi conclamati dell’insorgere dell’ipoacusia sui quali sarebbe opportuno porre la giusta attenzione.
Se da un lato è vero che i sintomi dell’ipoacusia si manifestano con lentezza, d’altro canto parliamo, rispetto alla sintesi dei 5 sintomi della perdita d’udito, di segnali forti che dovremmo affrontare.
La prima difficoltà evidente che accomuna la maggioranza delle persone che hanno avuto un calo dell’udito è una distrazione diffusa dovuta a una percezione alterata dei suoni che si tramuta, di conseguenza, in un’acuta difficoltà nel riuscire a seguire una conversazione.
Ecco, allora, i 5 sintomi della perdita dell’udito più comuni:
- Difficoltà nell’ascolto di una telefonata
- Difficoltà a seguire una conversazione
- Chiedere la ripetizione continua di alcune parole mentre si conversa
- Distrazione quando si è in compagnia
- Fastidio eccessivo verso i rumori esterni
Abbiamo esplorato i 5 sintomi della perdita d’udito più comuni, di cui il sintomo principale dell’ipoacusia è la perdita dell’udito.
Questa può manifestarsi, a seconda della gravità, con la difficoltà a: distinguere le parole nel corso di una conversazione in ambienti rumorosi; sentire l’interlocutore che parla con un tono di voce ‘normale’ a più di un metro di distanza; percepire i suoni o i segnali acustici, come la sveglia o il cellulare.
Spesso le ipoacusie sono accompagnate anche da altri sintomi, come acufene (fischi e ronzii nelle orecchie), problemi di equilibrio, vertigini, nausea.
Quali sono le cause dell’ipoacusia
La perdita dell’udito può dipendere da molte cause.
I fattori scatenanti più comuni sono: le infiammazioni dell’orecchio (otiti); l’accumulo di cerume o di liquido nel canale uditivo (tappo); l’esposizione prolungata a un rumore intenso (che viene definita socioacusia).
Il deficit uditivo può essere anche una conseguenza dell’invecchiamento (in questo caso si parla di presbiacusia).
Tra le cause, anche fattori genetici, malformazioni e traumi che coinvolgono l’apparato uditivo o il cervello.
Quando si avverte una perdita anche parziale dell’udito è bene rivolgersi al medico curante o a uno specialista in otorinolaringoiatria per indagarne l’entità e le cause.
Oltre a una valutazione dell’orecchio effettuata con un otoscopio (strumento che consente di osservare il canale uditivo e il timpano), possono essere prescritti alcuni esami per valutare l’origine del problema e un test audiometrico per accertare l’entità del deficit acustico.
Il trattamento dell’ipoacusia dipende dalle cause scatenanti.
In alcuni casi il problema si risolve eliminando il tappo di cerume o l’accumulo di liquido (insufflazioni endotimpaniche), in altri con una terapia farmacologica mirata, in altri ancora con un intervento chirurgico.
Per alcuni tipi di ipoacusia, come la presbiacusia, si può fare ricorso alle protesi acustiche
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