Il grande spettacolo reso fruibile a tutti: ad ascoltare la finale del Festival di Sanremo c’erano, tra i telespettatori, anche persone non udenti.
In occasione della serata conclusiva della kermesse, infatti, si è tenuto l’evento “Sanremo Accessibile” presso il Centro di produzione Rai di Torino: MED-EL, azienda austriaca leader mondiale nelle soluzioni per l’udito, ha messo a disposizione dei partecipanti una tecnologia innovativa che ha permesso a tutti gli ipoacusici presenti di ascoltare la musica senza distinzione di tecnologia, brand o tipologia di sordità.
Obiettivo dell’iniziativa: migliorare la vita di tutti.
Il sistema Lola, sviluppato da MED-EL e Jacoti – si legge in una nota – è stato utilizzato in collaborazione con la Rai già in occasione dell’Eurovision Song Contest 2022.
Grazie al supporto di Apic, del Dipartimento di Otorinolaringoiatria Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino e di Otofit Torino, è stato allestito il Centro di produzione con una tecnologia completamente “open” con bassissimi tempi di latenza ed alta qualità sonora.
“Connettere le persone con problemi di udito alla magia della musica è parte del nostro lavoro – afferma Gionata Conni, Marketing manager di MED-EL Italia -. Fin dal primo impianto cocleare nel 1977, MED-EL innova le sue tecnologie e assiste ogni singolo paziente per offrire un udito sempre più vicino a quello naturale. Vogliamo che possano apprezzare ogni nota e percepire anche i minimi dettagli delle loro canzoni preferite. Rendere Sanremo accessibile vuol dire celebrare tutte le persone che affrontano la sordità e dar loro la possibilità di godersi la musica al meglio”.
La finale del Festival e l’Eurovision Song Contest 2022 – prosegue la nota – solo alcuni degli appuntamenti che vedono MED-EL impegnarsi concretamente per permettere a chi soffre di ipoacusia di partecipare a grandi eventi musicali. L’azienda infatti ha organizzato il Sound Sensation Festival di Vienna, il più grande evento musicale pensato per la community dei portatori di impianti uditivi.
“Iniziative volte a migliorare le vite dei propri pazienti – conclude la nota -: la musica ha un ruolo di grande importanza nei percorsi di riabilitazione uditiva successivi all’impianto cocleare. Sono ormai numerosi gli studi scientifici che sottolineano come la musica sia uno strumento logopedico in grado di stimolare le capacità cognitive associate all’udito, migliorando i risultati del percorso riabilitativo dopo l’intervento”.
Da AdnKronos