sordità

Sordità: è la punta dell’iceberg?

Per albero genealogico della sordità intenderemo in questo articolo una serie di manifestazioni che dipendono dalla perdita dell’udito.

Alla perdita dell’udito, infatti, leghiamo e da qui l’idea di fare l’albero genealogico della sordità, molti effetti.

Al primo gradino dell’albero genealogico della sordità troviamo: la perdita dell’equilibrio.

La sensazione di un equilibrio precario è dovuta, infatti, alla percezione alterata dell’ambiente esterno.

Le malattie dell’orecchio interno ad alto rischio anche per la funzione uditiva sono la Vertigine di Ménière, la labirintosclerosi e l’otospongiosi.

La Vertigine di Ménière: è una forma della malattia o sindrome di Ménière dovuta a turbe vascolari con ipertensione del liquido labirintico, caratterizzata da accessi bruschi di vertigini, accompagnati da acufeni e sordità totale di durata variabile.

Qualora poi l’otite interna che interessa il labirinto (labirintite) sia complicata da suppurazione, è richiesto l’intervento d’urgenza per lo svuotamento del labirinto.

In Italia, sono 7 milioni le persone che non ci sentono bene e ogni giorno, secondo i dati del Ministero della Salute.

E non si tratta di un problema esclusivo della terza età: più del 40 per cento delle persone colpite ha tra i 60 e i 69 anni, ma i primi sintomi possono emergere già intorno ai 45 anni.

L’albero genealogico della sordità come vediamo, è molto ramificato.

 

Non trascurare le prime avvisaglie di una diminuzione delle capacità uditive … ma quali sono?

Un esempio classico: gli altri ci fanno notare che il volume della nostra televisione o della radio è eccessivamente alto. Oppure, se cominciamo noi stessi a chiedere troppo spesso agli altri di ripetere quanto detto o di parlare più lentamente.

O ancora, siamo noi che alziamo la voce perché non riusciamo più a sentirla bene.

I sintomi di un inizio di sordità, che può essere mono o bilaterale, cioè da una o da entrambe le orecchie, sono diversi a seconda della causa scatenante.

La sensazione di avere un udito ovattato può essere dovuta a un banale problema “meccanico”, il classico tappo di cerume che impedisce a suoni e rumori di arrivare in modo adeguato.

In questo caso può essere presente anche dolore lieve, dovuto soprattutto alla pressione, e la rimozione del tappo risolve il problema.

La perdita dell’udito comporta un innalzamento della soglia uditiva di almeno 40 dB inizialmente alle alte frequenze, che si estende poi lentamente e progressivamente anche alle basse frequenze.

Uno stile di vita corretto resta sempre un consiglio di buon senso, ma prevenire i deficit uditivi non è possibile poiché sono davvero numerose le cause che li possono determinare: dallo stress ai disturbi legati alla circolazione cardiovascolare, fino al diabete.

Ripetute infiammazioni alle orecchie, per esempio otiti importanti, e persino le tonsilliti a lungo andare possono ledere la funzione uditiva.

Quando invece la sordità insorge in modo improvviso dopo un trauma, se si è reduci da un viaggio aereo o se si sono fatte immersioni subacquee, è bene segnalarlo al medico.

L’unica prevenzione efficace alla sordità  è un costante monitoraggio.

Ai primi sintomi dei cali uditivi, qui il senso di questo albero genealogico della sordità, è necessario verificare cause e valutare gli interventi adeguati con uno specialista.

Per tutte le informazioni chiamaci all’800 182 375

 

 

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