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Diabete e sordità

Si calcola che il 45% dei diabetici, quasi 1 su 2, abbia una perdita uditiva, contro il 20% dei non diabetici.

Uno studio condotto in 536 individui diabetici mostra come nel 65% dei casi l’ipoacusia che si riscontra nei diabetici riguarda le frequenze acute, mentre nel 26% dei casi sono interessate le frequenze medio-gravi. «Si tratta di dati davvero importanti – aggiunge l’esperto -: significa che 1 diabetico su 4 ha una perdita uditiva significativa, per la quale può essere necessario l’utilizzo di apparecchi acustici».

«La relazione sembra essere più forte per il diabete di tipo 2, la forma più diffusa di diabete che colpisce più spesso dopo i 40-45 anni – dice Francesco Giorgino, Professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Università degli Studi di Bari Aldo Moro -. Gli studi suggeriscono il termine di “cocleopatia diabetica”, che consiste nella diminuzione delle capacità uditive dovute ad alterazioni nell’orecchio interno. Il deficit uditivo può essere considerato una comorbilità del diabete».

Le possibili cause della perdita di udito nei diabetici

I meccanismi alla base dell’associazione fra diabete e ipoacusia non sono ancora ben conosciuti. Sono state formulate delle ipotesi, due quelle più accettate: «La prima fa riferimento all’angiopatia diabetica – ricorda Quaranta -: si verifica quando il diabete provoca danni a livello dei vasi sanguigni, associandosi così ad alterazioni vascolari dell’orecchio interno e causando disturbi circolatori. La seconda ipotesi mette in evidenza, invece, come il diabete possa agire sui nervi, alterando la trasmissione dell’impulso a livello del nervo acustico e delle vie uditive centrali. Allo stato attuale degli studi possiamo quindi dire che il diabete sembra arrecare danni o a livello periferico, quando colpisce l’orecchio interno, o al Sistema Nervoso Centrale, quando va a interessare le vie uditive centrali». Gli esperti hanno anche identificato alcuni fattori di rischio che nelle persone diabetiche favoriscono lo sviluppo di un deficit dell’udito. Ad esempio, il fatto di avere livelli di colesterolo HDL inferiori a 40 mg/dL aumenta di 2,2 volte il rischio di sviluppare una perdita uditiva per le frequenze medio-gravi. La presenza di una malattia coronarica o di una neuropatia periferica, invece, determinano un incremento di oltre 4 volte del rischio di sviluppare ipoacusia per le frequenze acute.

 

Il Corriere della Sera

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