sculptures-2209152_1920

L’udito umano è selettivo

Sembra che gli esseri umani siano più bravi di qualsiasi altra specie a distinguere suoni simili.

Questa eccezionale selettività potrebbe aver giocato un ruolo nell’evoluzione della nostra specie e nello sviluppo del linguaggio e delle incredibili capacità di comunicazione di cui è capace. Certo, con qualche eccezione. Le tigri non parlano come noi, ad esempio, tuttavia sembra che il loro udito sia selettivo quasi quanto quello umano. Ciò detto, sebbene la selettività di frequenza sia migliore negli esseri umani rispetto alla maggior parte delle altre specie, sappiamo che alcuni animali hanno un udito molto sviluppato e possono percepire note molto alte, o molto basse, alle quali noi non arriviamo.

Come regola generale, e con le dovute eccezioni, i piccoli animali tendono a produrre e sentire frequenze più alte, mentre gli animali più grandi hanno maggiori probabilità di produrre e sentire frequenze più basse. Cani e gatti possono percepire suoni a frequenze due volte più alte degli umani (circa 40.000 Hz). I topi arrivano fino a circa 80.000 Hz, ma non sono sensibili alle frequenze inferiori a 1.000 Hz, che sono quelle importanti per il parlato e la musica che noi tanto amiamo.

 

Da Kodami

Condividi

Comments are closed.