L’1 marzo, presso l’auditorium della Regione Campania, si è svolto il primo incontro per il progetto “Gli Occhi Che Ascoltano”.
Questa iniziativa, dal significato profondo e innovativo, si pone l’obiettivo di abbattere le barriere comunicative e rendere accessibili i servizi sanitari alle persone con difficoltà uditive.
In un mondo in cui l’inclusività dovrebbe essere una priorità, “Gli Occhi Che Ascoltano” si distingue come un progetto all’avanguardia che mira a portare la Lingua Italiana dei Segni (LIS) all’interno delle farmacie.
Questo non solo facilita la comunicazione per le persone sorde, ma apre anche le porte a un accesso completo e senza ostacoli ai servizi di salute, cure e prestazioni farmaceutiche.
Una delle sfide più grandi per chi vive con una disabilità uditiva è l’accessibilità ai servizi di salute. Spesso, la mancanza di interpreti qualificati o di mezzi di comunicazione adeguati rende difficile la comprensione delle istruzioni mediche o l’accesso a servizi vitali. “Gli Occhi Che Ascoltano” mira a cambiare questo paradigma, portando la LIS direttamente dove le persone possono accedere facilmente ai servizi sanitari di base: le farmacie.
Questo progetto non solo migliorerà la vita delle persone sorde, ma rappresenta anche un passo significativo verso una società più inclusiva e consapevole delle esigenze di tutti i suoi membri.
Oltre a fornire un servizio essenziale, “Gli Occhi Che Ascoltano” si propone di sensibilizzare la comunità sull’importanza della comunicazione accessibile e della parità di accesso ai servizi sanitari per tutti.
La partecipazione attiva della Regione Campania a questo progetto dimostra un impegno tangibile per l’inclusione e la diversità. Attraverso la collaborazione tra istituzioni pubbliche, operatori sanitari e membri della comunità sorda, “Gli Occhi Che Ascoltano” può diventare un modello per altre regioni e paesi che aspirano a promuovere l’uguaglianza di accesso alla salute.
In conclusione, il lancio del progetto “Gli Occhi Che Ascoltano” rappresenta un momento fondamentale nella ricerca di un futuro più inclusivo e accessibile per tutti.
Con la LIS che trova spazio nelle farmacie, ci avviciniamo sempre di più a una società in cui le differenze non sono viste come svantaggi, ma come preziose risorse che arricchiscono il tessuto sociale.
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