sordità infantile

Sordità infantile e protesi acustica

“In presenza di ipoacusia neurosensoriale è necessario un apparecchio acustico. Al giorno d’oggi ne esistono per tutti i tipi e tutti i gradi di deficit – dichiara il direttore dell’Unità Operativa semplice di Audiologia e Otorinolaringoiatria pediatrica dell’azienda ospedaliera universitaria di Parma alla rivista Nostro Figlio-.

“Precisiamo innanzitutto che nelle forme monolaterali, nella stragrande maggioranza dei casi non è necessario alcun trattamento se non un controllo periodico della capacità uditiva.

In presenza di deficit lievi o medio-gravi si ottengono ottimi risultati riabilitativi mediante l’utilizzo delle protesi acustiche tradizionali, potenti e sofisticati amplificatori dei suoni che utilizzano l’udito residuo del paziente.

In presenza, invece, di deficit profondi o totali, laddove le protesi acustiche non danno il beneficio sperato, si ricorre all’impianto cocleare, detto anche orecchio bionico, che sostituisce la coclea stimolando elettricamente il nervo acustico. Esso è un dispositivo elettronico composto di due parti, una interna che viene impiantata chirurgicamente nell’orecchio interno, e una esterna che viene indossata dal paziente dietro l’orecchio come una protesi tradizionale. In ogni caso un ruolo fondamentale è svolto dalla rieducazione logopedica”.

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