apparecchio acustico

Apparecchio acustico, sai cos’è?

Cos’è l’apparecchio acustico?

Questa domanda, molto banale, non manca di mettere in difficoltà.

Nella pratica quotidiana non è di nessuna utilità conoscere la definizione migliore di apparecchio acustico, ma partiamo dal nome del dispositivo: si chiamano “apparecchi acustici”, “protesi acustiche” o “ausili per l’udito”?

Tutte le risposte sono corrette.

Dal punto di vista linguistico, chiamarle “protesi” è improprio, come ci spiega il dizionario Treccani:

“…Per estensione e impropriamente si definiscono protesi anche determinati apparecchi esterni (che propriamente si chiamano ortesi e ausili) rivolti a migliorare la funzione di un apparato senza sostituirsi ad esso; per es., protesi acustiche, denominazione dei vari apparecchi (chiamati anche audioprotesi) atti a migliorare la capacità uditiva di pazienti con riduzione dell’udito…”.

Nella realtà, tutte le espressioni riportate sono correntemente utilizzate.

Se vogliamo ricalcare la denominazione anglosassone “hearing aids”, allora dobbiamo utilizzare “ausili per l’udito”, se vogliamo concentrarci sulle loro caratteristiche costruttive (più sul “come funzionano” che non sull’“a cosa servono”) allora “apparecchi acustici” è la definizione corretta, mentre “protesi acustiche” è riservato a un ambito più ristretto e, in genere, legato alle forniture di assistenza protesica erogate dal Servizio Sanitario Nazionale.

Gli apparecchi acustici sono dispositivi prodotti in serie, ma sono applicati e adattati su misura solo per un determinato paziente dall’Audioprotesista E quindi sono di serie o su misura?

Gli apparecchi acustici, infatti, secondo la “Direttiva Europea 93/42” e secondo il nuovo “Regolamento Europeo sui Dispositivi Medici” in vigore dal 26 maggio scorso, sono “dispositivi medici di serie predisposti di classe 2A”.

Segue una breve definizione inserita nell’ottimo documento “Questions and Answers on Custom-Made Devices” (“Domande e risposte sui dispositivi su misura”) pubblicato dal Medical Device Coordination Group in seno all’Unione Europea:

“… dispositivi medici predisposti […] prodotti in serie che devono essere allestiti, regolati, assemblati o modellati presso il punto di assistenza, generalmente da un professionista sanitario, in conformità con le istruzioni del fabbricante al fine di adattarsi, prima dell’uso, alle caratteristiche anatomofisiologiche del paziente…”.

L’allestimento ad opera del professionista sanitario è quindi decisivo. Per questo, all’interno del D.M. 332/99 gli apparecchi acustici erano classificati in modo del tutto analogo (elenco 1: allestiti su misura) e remunerati a tariffa.

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