prendersi cura dell'udito

Consigli per prendersi cura dell’udito

Prendersi cura dell’udito prima che insorgano problemi è tra gli intenti dei programmi della salute dell’Oms.

Dati Oms ci dicono che circa il 5% della popolazione mondiale, soffre di una riduzione dell’udito.

Una perdita, in molti casi, graduale che arriva dopo alcuni segnali che non andrebbero trascurati.

Stando a dati italiani, risulta che nella penisola, le persone con problemi di udito sono circa 10 milioni, corrispondenti al 15% della popolazione (dati Istat 2018).

La sordità è la seconda causa di invalidità in Italia, preceduta solo dall’invalidità motoria.

 

Segnali come il bisogno di alzare sempre il volume dei dispositivi audio, radio o tv, oppure la difficoltà ad ascoltare chi parla al telefono o in un ambiente rumoroso sono i primi sintomi di un disturbo dell’udito che, lieve o più importante, merita sempre di essere approfondito, per capirne l’origine e trovare una soluzione adatta.

 

L’ipoacusia infatti, se trascurata, può comportare problemi di relazione e, nei casi più gravi, porta all’isolamento dalla società con conseguenti stati depressivi importanti ed aggravamento di deficit cognitivi.

 

Per quel che riguarda l’ipoacusia trasmissiva trattamenti farmacologici e/o un intervento chirurgico possono ristabilire l’udito, ma per quella neurosensoriale è necessario ricorrere ai differenti tipi di ausili protesici, a seconda della gravità della patologia e del livello di ipoacusia.

Si può passare dalle protesi acustiche tradizionali, che utilizzano un microfono in grado di catturare il suono, aumentarne il volume e inviarlo amplificato all’orecchio, agli impianti cocleari, veri e propri orecchi bionici che sostituiscono praticamente l’apparato uditivo quando l’ipoacusia è di grado grave/profondo.

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