lis e didattica a distanza

Lis e didattica a distanza

La didattica a distanza ripropone l’annoso problema della traduzione Lis per gli studenti ipoacusici.

Non sono poche le difficoltà degli studenti con disabilità uditiva che hanno riscontrato problemi

e difficoltà durante lo svolgimento delle lezioni in modalità e-learning. 

In rete,  la storia di  Noemi, studentessa diciassettenne sorda, è diventata nota, ha scritto Noemi:

Ogni mattina mi alzo con il pensiero delle lezioni online, un peso enorme per me poiché hanno sospeso il servizio di assistenza alla comunicazione; ogni giorno devo stare dietro a uno schermo a sforzarmi di leggere il labiale dei professori.

Com’è possibile che dobbiamo muoverci noi e che dobbiamo sudare per avere solo i nostri diritti? La maggior parte delle volte riesco a ricevere la traduzione scritta e completa di questi audio grazie ai miei compagni che fanno di tutto per rendermi partecipe e grazie alla mia insegnante di sostegno.

 Sono tanti gli ostacoli imposti a noi sordi… volete sapere un altro problema che stiamo affrontando? La mancanza di accessibilità anche in merito alle comunicazioni date dalle autorità sulla situazione del Coronavirus senza l’interprete della Lingua dei Segni Italiana (LIS) e senza l’inserimento dei sottotitoli”.

Noemi, come tanti altri studenti ipoacusici, ha vissuto un momento difficile.

La figura dell’assistete alla comunicazione non gode di alcun riconoscimento dal MIUR come figura professionale e, quindi, non ha accesso alla didattica a distanza , di conseguenza, Noemi si è trovata ad affrontare numerose difficoltà per portare a termine le lezioni giornaliere.

Parliamo, quindi, del sistema del diritto allo studio, un diritto riconosciuto dalla Costituzione Italiana e del suo rispetto nelle istituzioni scolastiche

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