Il Mondo Animale è affascintante e spesso nel cielo si vedono volare diversi tipi di uccelli. Quelli migratori che compiono lunghe traversate, individuano ad alta quota indizi utili, come gli specchi d’acqua e soprattutto le “termiche”, vale a dire quei vortici di aria calda. Gli specchi d’acqua che producono infrasuoni,è il motivo per cui oche selvatiche e rondini sono sensibile a queste frequenze. Infatti, gli infrasuoni, o suoni a bassa frequenza, si propagano per chilometri per consentire agli animali non solo di monitorare larghi tratti ambientali, ma di comunicare anche a distanza. Per esempio i grossi erbivori della savana, come elefanti e bufali.I gatti sono sensibili alle alte frequenze, gli ultrasuoni, che permettono loro di localizzare con precisione l’origine del più piccolo fruscio. Anche i microchirotteri (un sottordine dei pipistrelli, ndr) sono sensibili agli ultrasuoni. Molto importante è da notare il volume di questi ultrasuoni emessi dai pipistrelli è estremamente elevato, paragonabile al rumore di un aeroplano in fase di decollo. Mentre gli ippopotami utilizzano una doppia onda sonora, in aria e in acqua, che diffondono il suono a diverse velocità.
Quando si parla del mondo degli invertebrati, l’udito si avvale di organi sensoriali. Nei lepidotteri notturni, sono capaci di rilevare gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli, in cui sono presenti ricettori sonici posizionati simmetricamente nell’addome. Va segnalato inoltre in molti insetti un ulteriore recettore acustico, l’organo di Johnston, un insieme di cellule sensoriali che si trovano nel secondo segmento delle antenne.
Nel mondo dei vertebrati l’organo è costituito dalla membrana timpanica il recettore primario dell’onda acustica, che poi trasmette la vibrazione attraverso la catena degli ossicini, in numero di due o di tre, all’orecchio interno costituito dalla coclea che rappresenta il trasduttore del suono in un impulso bioelettrico che viaggerà all’interno del nervo acustico fino all’encefalo. Ma il suono può essere utilizzato anche come media comunicativo, soprattutto in animali che si celano tra fronde degli alberi o all’interno del manto erboso – proprio come riporta il sito www.corriere.it