mal d'orecchie in aereo

Mal d’orecchie in aereo: cosa succede in volo

Mal d’orecchie in aereo è una condizione molto comune.

Questo tipo di malessere si chiama Shutter Stock e non è altro che un fastidio alle orecchie oppure proprio il mal d’orecchie in aereo.

Questo tipo di fastidio e /o dolore è causato dal cambiamento di pressione atmosferica del decollo.

Il rischio maggiore per le nostre orecchie che potrebbe comportare il mal d’orecchie in aereo si addebita, però, alla depressurizzazione della cabina dell’aereo.

Gli aerei di linea volano generalmente a quote di crociera superiori ai 9.000 metri, salendo o scendendo di circa 600 metri il minuto.

A 9.000 metri la pressione dell’aria all’esterno dell’aeromobile è pari a un terzo di quella a livello del mare, mentre, per questioni di comfort e di sicurezza, quella all’interno della cabina viene mantenuta a livelli equivalenti quelli tra 1.500 e 2.500 metri di quota.

A questa quota i gas si espandono, la pressurizzazione aiuta a mantenere i livelli di ossigeno a una soglia di sicurezza, ma non senza creare problemi di adattamento.

Durante la fase del decollo l’aria nell’orecchio si trova a una pressione maggiore di quella in cabina, il timpano, la sottile membrana che trasmette le vibrazioni delle onde sonore all’orecchio interno, sporge verso l’esterno.

Ecco allora che masticare, deglutire, parlare, possono essere d’aiuto per portare la pressione dell’orecchio in fase di equilibrio dentro-fuori.

In fase di atterraggio, la pressione in cabina torna a salire il timpano è spinto all’interno, abbiamo le orecchie tappate e l’udito ovattato.

In caso di scompenso improvviso però, cioè quando questi processi non avvengono in modo graduale, può verificarsi un barotrauma, ossia una lesione causata da un problema di pressione.

Ciò, in casi gravi, potrebbe provocare la rottura del timpano e dei piccoli vasi sanguigni nelle orecchie.

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