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Medicina rigenerativa: un nuovo farmaco

Il sito Notizie Scientifiche ha divulgato che un nuovo farmaco è stato prodotto dalla società di biotecnologie Frequency Therapeutics, capace di  infondere nuove speranze per quanto riguarda l’inversione della perdita dell’udito secondo quanto riferisce un nuovo articolo pubblicato sul sito del MIT.
“Si tratta di un nuovo tipo di terapia rigenerativa effettuata che si effettua tramite piccole molecole grazie alle quali è possibile programmare le cellule progenitrici affinché creino le cellule ciliate che poi permettono di sentire.

Le cellule ciliate sono cellule che si trovano nell’orecchio interno. Se un soggetto umano viene esposto ad un rumore molto forte oppure a terapie con particolari farmaci, come quelli chemioterapici o antibiotici, queste cellule possono morire e non vengono più rigenerate. Ciò può portare a problemi all’udito.

Il nuovo farmaco sperimentale della Frequency, come riferisce il comunicato del MIT, viene iniettato nell’orecchio e favorisce la rigenerazione di questo tipo di cellule nella coclea, il componente a forma di “chiocciola” situato nell’orecchio interno.

In tre studi diversi, il farmaco è stato somministrato a più di 200 soggetti. I ricercatori riscontravano dei miglioramenti definiti nel comunicato come “clinicamente significativi nella percezione del linguaggio”.
“Penso che il potenziale per ripristinare l’udito avrà un enorme impatto sulla società”, spiega Jeff Karp membro della facoltà affiliata di Harvard-MIT Health Sciences and Technology.

Inoltre gli stessi ricercatori credono che questo approccio presenti dei vantaggi rispetto alle terapie geniche le quali si basano sull’estrazione delle cellule dagli esseri umani, sulla loro programmazione e quindi sulla loro iniezione nell’area del corpo interessata. Secondo quanto spiega Loose Chris Loose, uno dei cofondatori di Frequency, in tutto il corpo ci sono tessuti con cellule progenitrici e quindi l’approccio potrebbe essere utilizzato per diverse applicazioni: “Crediamo che questo sia il futuro della medicina rigenerativa”.

 

Da Notizie Scientifiche

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