Il trauma acustico è un danno uditivo irreversibile che può essere causato da un rumore particolarmente intenso.
Quando parliamo di rumore ad alta intensità, intendiamo sia un rumore da scoppio sia uno cronico come quello ambientale.
Un rumore, per quanto forte, non produce lo stesso effetto su tutti, e trattandosi di un trauma acustico, quindi, di un danno da rumore, parliamo di una patologia che risente della suscettibilità genetica individuale al danneggiamento neurosensoriale dell’orecchio.
Una branca del sapere contemporaneo prende il nome di Socioacusia e tratta dell’inquinamento acustico, responsabile consolidato nella società industrializzata, del decadimento progressivo della capacità uditiva dell’uomo contemporaneo.
A preoccupare gli esperti e gli studiosi dell’udito è la rumorosità delle moderne condizioni ambientali e di vita che oscillano tra criteri di accettabilità e non.
Lo stile di vita e le abitudini, in particolare, quelle delle nuove generazioni preoccupano anche in vista dei dati epidemiologici riguardo il trauma acustico.
Non solo, in alcuni punti nevralgici delle aree metropolitane come Roma o Milano per esempio, alcuni studi hanno evidenziato valori medi di soglia di circa ottanta Decibel, molto sopra i valori considerati accettabili.
Il rumore può non solo danneggiare l’organo di senso, anticipando la cosiddetta “sordità senile”, ma anche alterare la sfera comunicativa e relazionale degli individui accentuando, ed in alcuni casi provocando, numerose patologie di ordine extra-uditivo, come disturbi neuro-psichiatrici, del ritmo sonno-veglia, modificazioni comportamentali.
L’ipoacusia da trauma acustico acuto avviene per esposizioni a rumori improvvisi molto violenti ed è spesso monolaterale.
I processi degenerativi interessano all’inizio una piccola parte dell’organo ma con il persistere dell’azione traumatica i fenomeni degenerativi si estendono progressivamente agli altri settori dell’organo e ad altre parti delle vie acustiche centrali.
L’educazione sanitaria, le strategie preventive, le misure cautelative, la medicina del lavoro, lo screening audiologico, gli interventi sul sociale, sono sicuramente tutte strategie valide e necessarie al fine di prevenire una delle patologie più diffuse e insidiose della società moderna.
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