Secondo l’OMS oltre il 5% della popolazione mondiale (pari a 466 milioni di persone) presenta una diminuzione dell’udito che incide sulla qualità della vita.
1 adulto su 3 con più di 60 anni e il 50% sopra gli 85 anni riporta problemi di udito.
Il problema non interessa però solo gli anziani.
Si ipotizza che il 50% delle persone tra i 12 e i 35 anni rischi danni all’udito a causa della prolungata esposizione a rumori forti (musica in cuffia ad alto volume compresa).
La prevenzione ha un ruolo fondamentale: se diagnosticata precocemente, l’ipoacusia – ovvero la perdita parziale del senso dell’udito – può essere affrontata prima che degeneri. Anche perché l’udito, una volta perso, non tornerà più.
Proteggere questo bene prezioso effettuando controlli periodici è l’atteggiamento da prediligere.
Spesso il disturbo si manifesta in modo graduale e per questo la maggior parte delle persone non si accorge che il proprio udito sta diminuendo. Intervenire tempestivamente permette di risolvere più facilmente il problema e di tenerlo sotto controllo.