trauma acustico

Trauma acustico e i danni all’udito

Un trauma acustico causato da un forte ed eccessivo rumore può provocare l’insorgere di acufeni o in casi gravi la perdita dell’udito.

Il rumore rappresenta la causa principale del peggioramento della qualità di vita.

La Commissione Europea ha stilato un documento da cui si evince che il 20% della popolazione europea viene esposta a livelli di rumore diurni superiori a 65 dB.

Un problema che riguarda in primo luogo le città, infatti, la percentuale delle persone che vivono in zone urbane soffre maggiormente il peggioramento della qualità della vita, di queste il 5 – 10% soffre di disturbi del sonno causati dal rumore notturno.

Gli effetti del rumore si distinguono in uditivi e extrauditivi.

I primi riguardano la struttura dell’apparato uditivo, mentre i secondi, riguardano l’alterazione della qualità di vita, i disturbi del sonno, la difficoltà di concentrazione o la cefalea.

Seppure le ricerche abbiano appurato i danni di un sistema uditivo esposto a rumore nel tempo come accade per certi determinati lavori, in realtà, ancora poco si conosce dei danni provocati da rumori brevi ma urtanti, come ad esempio, un’esplosione.

Studi specifici hanno dimostrato che durante l’esplosione dei fuochi pirotecnici, a 100 metri di distanza, si registrano livelli sonori di 100-115 dB e, per i suoni a bassa frequenza, fino a 100-125 dB. 

Il danno potrebbe riguardare il timpano che si associa a eventi di acufene, sintomo di un’alterazione del sistema uditivo.

Questi soggetti possono sviluppare una sorta di suscettibilità uditiva, la iperacusia, associata a

una sensazione di fastidio nel sentire dei suoni anche di debole intensità.

Per evitare che insorgano questi problemi bisogna investire nella prevenzione come dire se lo spettacolo pirotecnico è imperdibile e la distanza non controllabile, la migliore prevenzione è l’utilizzo di protezioni acustiche che riducono l’intensità sonora percepita.

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