Giacomo

Da Torino la storia del piccolo Giacomo

Il piccolo Giacomo fa il verso degli animali e pronuncia le sue prime parole: mamma e papà.

Una storia comune a tanti bambini, ma Giacomo era nato sordo e queste semplici azioni rappresentano una conquista.

Giacomo oggi ha appena 2 anni.

Operato all’ospedale Martini di Torino, oggi sentire non è più una difficoltà, grazie all’impianto cocleare che gli è stato impiantato.

“La sua vita è cambiata in tutto”, racconta alla stampa nazionale Samantha, la madre.

Nato in piena pandemia, la mamma Samantha aveva fatto appello perché non si rimandasse troppo l’operazione al piccolo Giacomo, che aveva ricevuto diagnosi di sordità ad appena 2 mesi.

“C’è voluto del tempo ma adesso cammina e bisogna corrergli dietro”, racconta la mamma a “La Repubblica”.

La famiglia vive in provincia di Cuneo e si era rivolta al Centro Ciao dell’ospedale Martini, specializzato nell’audiologia pediatrica dove il bimbo è ancora seguito con visite periodiche. “Ne abbiamo avuta una pochi giorni fa – prosegue la madre di Giacomo, dal punto di vista audiologico, risponde come un qualsiasi normoudente”.

Indossa gli impianti attaccati a una fascetta per capelli colorata, è troppo piccolo per capire il funzionamento, ma sa benissimo a cosa servono.

“Quando uno degli impianti ha una batteria scarica, o si stacca, inizia a lampeggiare, ma a me non serve la luce per capirlo, perché Giacomo comincia a fare no con la testa, per indicarmi che qualcosa non funziona – dice la mamma.

Crescerà con la percezione che gli impianti siano le sue orecchie”. Non è tutto così semplice: il cervello di Giacomo, costretto a non sentire nessun suono nei nove mesi di gravidanza e per un tempo altrettanto lungo dopo la nascita, ha avuto bisogno di allenamento. “I medici sono stati fantastici, il resto del lavoro lo facciamo con la logopedia, la musicoterapia e i giochi”, dice.

 

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