Dedichiamo quest’articolo ai miti da sfatare sugli apparecchi acustici, per lo meno a quelli più duri a morire.
Senz’altro la storia degli apparecchi acustici è lunga e varia, e si ha ricordo di apparecchi grandi e ingombranti.
Per fortuna questo problema è oggi nella categoria dei miti da sfatare sugli apparecchi acustici.
Perché?
Se guardiamo alle moderne soluzioni per l’udito, non solo sono molto diverse in prestazione ma molto più piccole.
Possiamo dire che in linea generale si tratta di strumenti pensati e progettati per dare sollievo, e non fastidio.
In linea di massima sui miti da sfatare possiamo annoverare la paura che questi creino fastidio – fischio alle orecchie.
Il fischio è senz’altro un problema che effettivamente poteva verificarsi nelle soluzioni per l’udito di vecchia generazione.
Tanti clienti infatti riferivano di udire un fischio fastidioso.
Oggi non succede più, grazie alle moderne tecnologie che hanno introdotto il controllo del feedback.
Ancora uno tra i miti da sfatare sugli apparecchi acustici è che caschino dall’orecchio.
Più una paura irragionevole, in fin dei conti è difficile pensare che ti caschino dagli occhi un paio di occhiali.
La regolazione degli apparecchi acustici.
Tutti ne parlano ma in pochi sanno cos’è.
Scegliere l’apparecchio acustico giusto è importante, ma non basta per tornare a sentire bene.
Per arrivare a questo risultato, come abbiamo ricordato altre volte, è importante regolare l’apparecchio in maniera corretta.
Questo è un compito che spetta all’audioprotesista e che va ripetuto nel corso del tempo.
Ogni perdita uditiva è infatti diversa dalle altre e l’audioprotesista deve seguire il cliente in maniera costante, in modo da assicurarsi che sia sempre soddisfatto.
Ricordiamo, infine, tra i miti da sfatare sugli apparecchi acustici, che non sono amplificatori e che non vanno acquistati al banco della farmacia.
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