vittorio mattarozzi

La storia di Vittorio Mattarozzi tra violini e ipoacusia

Vittorio Mattarozzi è nato il 26 gennaio 1996 con un’importante ipoacusia.

Il deficit uditivo non ha impedito a Vittorio di studiare e di integrarsi con i suoi compagni di classe.

Alla fine del liceo ha deciso di iscriversi all’Academia Cremonensis dove si è poi appassionato alla liuteria.

Luca Mario Gallo, maestro e amico di Vittorio, lo ha aiutato nella costruzione del suo primo violino, avvenuta lo scorso anno.

La costruzione del violino ha rappresentato per Vittorio il primo passo verso l’allestimento di un vero e proprio laboratorio, cui si è dedicato senza parsimonia, ma con un occhio alle attrezzature cercando con quelle usate di ovviare a una parte dei costi imposti dall’impresa laboratoriale.

È entrato, allora, in contatto, grazie anche al supporto della rete, con una famiglia disposta a vendere gli strumenti dello zio liutaio mancato nel 2007.

Ciò di cui poteva disporre Vittorio, era una vasta collezione di attrezzi, mostratigli da Alessandra e Giorgio Seita, eredi di un grande patrimonio affettivo e commerciale.

Dopo aver conosciuto Vittorio, però, i due hanno deciso di dargli in donazione l’attrezzatura, anche personalizzata, dello zio liutaio, un gesto motivato anche dalla generosa personalità dello zio venuto a mancare.

Lo zio liutaio era Dario Vernè, detto Mathiensis nato nel 1922 a Mathi (To), fratello gemello di Attilio Vernè.

I due fratelli, identici, avevano trascorso una vita in simbiosi, tra amici, giochi e interessi.

A dividerli fu la guerra, Dario Vernè fu arruolato e inviato sul fronte russo, all’assalto del fiume Don.

Riuscì tuttavia a fare ritorno a Mathi dopo aver attraversato l’Europa a piedi.

A morire fu, invece, Attilio, colpito da meningite che interruppe drammaticamente il suo lavoro coi violini, Attilio era, infatti liutaio.

Allora Dario portò avanti il lavoro del fratello gemello, vincendo, nel 1970 il Concorso di liuteria di Bagnacavallo (Ravenna).

Non solo, il famoso violoncellista russo Gregory Bemko, naturalizzato americano, acquistò da Dario diversi strumenti diffondendo il suo nome negli Stati Uniti e destinandolo alla notorietà.

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